Esposizione al freddo, tecniche di respirazione profonda e meditazione controllata praticate nel metodo Wim Hof: sono i fattori che i nuovi studi confermano avere un impatto grandemente positivo sull’efficienza muscolare, il sistema immunitario e il metabolismo.
Un articolo recente riafferma l’efficacia delle pratiche che si apprendono con il Metodo Wim Hof sull’efficienza e la resistenza muscolare e il metabolismo. Da uno studio pubblicato su Metabolites emerge infatti che l’esposizione al freddo, le tecniche di respirazione profonda e la meditazione controllata hanno un impatto positivo sul ciclo di Cori, migliorandolo. Si tratta di un ciclo metabolico che consente di convertire al meglio il glucosio affinché sia utilizzato dai muscoli.
E un altro studio ha confermato i benefici del metodo Wim Hof anche per chi soffre di spondiloartrite assiale, una infiammazione reumatica cronica delle articolazioni spinali.
«La quantità di ossigeno che inaliamo con il respiro influenza la quantità di energia rilasciata alle cellule del corpo e le attività chimiche e fisiologiche dell’organismo» afferma lo stesso Wim Hof, l’atleta olandese ideatore del metodo. Ecco perché, controllando il respiro e rendendolo massimamente efficace «si mantiene il corpo in condizioni ottimali e lo si controlla completamente anche nelle condizioni più estreme».
E cresce anche in Italia l’attenzione per il metodo Wim Hof, ideato dall’omonimo atleta olandese come insieme di tecniche e pratiche per imparare a gestire e controllare, in maniera sinergica, respiro, capacità di concentrazione e reazioni all’esposizione al freddo, per liberare le energie sopite dentro ciascuno di noi, come spiega lui stesso.
Nel nostro paese aumenta anche la richiesta e la partecipazione agli workshop che forniscono strumenti e conoscenze per approfondire questo approccio di salute. In Umbria a tenere corsi e workshop è Alessandro Ronca, istruttore certificato e anche direttore scientifico del PeR, il Parco dell’Energia Rinnovabile, da sempre sensibili e attento alle pratiche a impatto positivo su salute e ambiente.
«Il metodo Wim Hof è un chiaro esempio di come la mente umana può arrivare a controllare il sistema nervoso autonomo dell’organismo, raggiungendo prestazioni cognitive e fisiche che sono state oggetto di ricerca e osservazione da parte del Feinstein Institute for Medical Research americano – spiega Ronca – Wim Hof, olandese oggi sessantenne, è divenuto così un “caso di studio” e ha messo a punto un metodo che permette di imparare a gestire e controllare, in maniera sinergica, respiro, capacità di concentrazione e reazioni all’esposizione al freddo, per liberare le energie sopite dentro ciascuno di noi».
«La quantità di ossigeno che inaliamo con il respiro influenza la quantità di energia rilasciata alle cellule del corpo e le attività chimiche e fisiologiche dell’organismo» afferma lo stesso Wim Hof. Ecco perché, controllando il respiro e rendendolo massimamente efficace «si mantiene il corpo in condizioni ottimali e lo si controlla completamente anche nelle condizioni più estreme».
Le tecniche di respirazione «fanno in modo che si raggiunga la più ampia superficie polmonare di scambio gassoso possibile» e «la maggiore ossigenazione innesca processi benefici che favoriscono le funzionalità corporee e maggiori energie mentali e fisiche», spiega Alessandro Ronca, uno dei due formatori certificati in Italia. importantissimo per liberare forza e capacità interiori sopite» prosegue Ronca. «In letteratura scientifica è stato dimostrato che determinate tecniche di concentrazione e meditazione consentono il controllo sul sistema nervoso autonomo che regola, oltre al respiro, il funzionamento degli organi interni, la digestione, la dilatazione e contrazione dei vasi sanguigni e il battito cardiaco. Il metodo Wim Hof serve a questo, come dimostrato anche da uno studio pubblicato nel 2011 (1) e condotto dal professor Peter Picckers del Radboud University Nijmegen Medical Centre in Olanda. Ma va sottolineato che è una pratica per tutti, non solo per pochi eletti in particolare forma fisica».
QUI tutte le informazioni sul corso che si terrà al PeR domenica 23 maggio