Parlano di noi

Questo il titolo sul  Corriere dell’umbria di sabato8 agosto alla pagina dell’economia che parla del nostro progetto che è una realtà già realizzata, funzionante e visitabile.

Il Comune di Avigliano Umbro con la tavola rotonda organizzata all’interno della manifestazione Expolabor 2009, in occasione della 25esima edizione della mostra mercato, ha voluto puntare sul  progetto dei  gazebi fotovoltaici per le famiglie del territorio.  Una lunga schiera di importanti figure del modo della ricerca, della politica e delle aziende leader nel settore delle energie rinnovabili hanno partecipato al tavolo. Si sono avvicendati al microfono l’assessore all’ambiente della provincia di Terni, Fabrizio Bellini, il dottor Martini, consulente assessorato all’ambiente della regione Umbria, l’ingegner Paolo Ricci, consigliere delegato di TerniEnergia S.p.A., il presidente nazionale Anta Ennio Maccari e Alfio Conti presidente Anta per l’umbria, l’ingegnere Enrico Giovannini della della Ge3i progetti, il Dr. Elisei di Energesco, ZARA MAURIZIO di SEA Sportello energia Ambiente e dulcis in fundo il professor POLETTI dell’Università di Perugia facoltà di Chimica e i relatori del progetto CITTà SLOOW – (PROGETTO DELLE ECO CITTà E BIO EDILIZIA). Un gruppo di primo ordine che ha saputo affrontare il tema delle energie rinnovabili con grande spirito critico e capacità di analisi riguardo ai piani di sviluppo futuri.

Esempi di primo ordine come quello presentato da Alessandro Ronca (direttore del PeR)  responsabile del progetto “parco delle energie rinnovabili”. Un progetto totalmente autofinanziato da volonterosi privati che hanno deciso di riqualificare il parco di Frattuccia, sito nel comune di Guardea, realizzando una casa a costo zero. Più nel dettaglio è stato lo stesso Ronca a spiegare le finalità del progetto. “La struttura che abbiamo riqualificato a Frattuccia – ha spiegato Ronca – è un esempio di casa che riesce a sopravvivere grazie al solo utilizzo delle energie rinnovabili. La produzione di corrente elettrica è affidata agli impianti fotovoltaico ed eolico, il riscaldamento è garantito attraverso una serra e dei collettori solari tecnici mentre per quanto concerne le acque il sistema è basato sulla raccolta delle acque piovane. La casa, progettata per funzionare solo attraverso lo sfruttamento di energie rinnovabili, ha dei costi che sono solo del 25 per cento superiori ad una abitazione normale ma, dall’altro lato, rappresenta un esempio significativo di alta tecnologia”.
8 Agosto 2009 12.45 – di Eleonora Stentella – Fonte: Terni in rete