Sapete tutti cos’è un litro, un chilogrammo o un metro, ma cos’è un kiloWatt?
A Firenze a Terrafutura abbiamo messo un generatore a manovella davanti ad una termocamera (una di quelle telecamere che registrano il calore, che si usano per isolare le case). La situazione era abbastanza comica, dopo un po’ che giravi le due manovelle, la termocamera mostrava il corpo che si surriscaldava. Grazie a tutti quelli che ci hanno provato.
In palio c’era, per il vincitore, un weekend al PER.
Quanti baldi giovanotti si sono cimentati! il vincitore ha sgobbato per un’ora esatta e ha prodotto 0,30 kWh: cioè ha generato tanta energia quanta quella che probabilmente avrà consumato col fon, dopo la doccia che avrà dovuto fare per la gran sudata.
Se non facciamo fatica fisica la mente non riesce a concepire quanto “è tanto” un kW.
La fatica del corpo è il nostro sensore per l’energia. Le macchine ci hanno liberato del disagio della fatica, ma in compenso cui hanno anche anestetizzato dal capire la quantità dell’energia.
La paghiamo col denaro quando facciamo il pieno o paghiamo la bolletta, quindi ci stiamo un po’ attenti, ma è diverso. Il denaro è psicologicamente importante, ma la fatica, mentre la fai, vale molto di più.
Se oggi sprechiamo tanta energia, è anche perchè non ne abbiamo più cognizione, non sappiamo più quanto vale.