Sul blog di Beppe Grillo è stato dato ampio spazio, grazie a un articolo di Paolo Ermani, agli orti autoirriganti inventati da Alessandro Ronca, direttore scientifico del PeR, il Parco dell’Energia Rinnovabile.
Ne riportiamo il testo:
«Contrariamente a quanto si pensa e a quello che fanno credere le multinazionali del cibo dicendo che sfamano il mondo, oggi l’agricoltura familiare, insieme ai piccoli agricoltori e produttori, fornisce oltre il 70% della produzione di cibo a livello mondiale, prevalentemente con appezzamenti di ridotte dimensioni. Considerando la fragilità di un sistema folle dove in Italia con prodotti da noi coltivabilissimi arrivano le pere dall’Argentina, l’aglio dalla Spagna, le cipolle dall’Egitto, le mele dal Cile e i kiwi dall’Australia, tanto per fare solo alcuni dei purtroppo tanti esempi simili, è inevitabile che si andrà sempre più verso un sistema di coltivazione sostenibile e locale. Quindi aumenteranno ancora i terreni coltivati in maniera biologica, con molte varietà antiche e autoctone, in forma di pluricoltura invece che monocoltura. I piccoli appezzamenti biologici, in proporzione sono più efficienti, produttivi e anche meno costosi piuttosto che le mega estensioni, considerando i costi ambientali e di salute che l’agricoltura chimica fa pagare a tutti. A causa dei cambiamenti climatici, uno dei problemi più gravi, anche in agricoltura, è quello della siccità e conseguente desertificazione dei suoli. Gli anni sono sempre più caldi e le piogge più rare.