L’idea è di Elena Tioli, già autrice del libro che porta proprio il titolo “Vivere senza supermercato” (Terra Nuova Edizioni). Elena ha realizzato una mappa interattiva per scoprire i luoghi del consumo critico, locale e solidale. È suddivisa in categorie: aziende agricole, gruppi d’acquisto, mercati, negozi, produttori/trasformatori e altro ancora. L’obiettivo è «garantirsi un cibo sano, biologico e di stagione scegliendo al contempo una filiera corta, locale ed etica permette di risparmiare tantissime risorse, ridurre il nostro impatto ecologico, limitare gli sprechi e le diseguaglianze» spiega l’ideatrice.
«La nostra spesa può davvero fare la differenza. Per noi e per tutti – prosegue Elena – E ognuno potrà inserire e gestire le proprie realtà in maniera autonoma. La ricerca delle varie attività è ora ancora più facile e immediata e la piattaforma può essere luogo virtuale d’incontro reale tra produttori responsabili e consumatori consapevoli, sempre più numerosi e entusiasti».
Nella mappa c’è chi fa biologico, chi agli imballaggi preferisce lo sfuso, le cassette o le buste in tela. Chi premia la stagionalità e i prodotti locali. Tutti coloro che hanno detto no alla Grande Distribuzione, al sottocosto, al #caporalato, alle dinamiche di mercato che strozzano i piccoli a vantaggio dei grandi.
È un’altra forma di supporto a un’economia virtuosa, a chi vuole provare a vivere meglio e a chi oltre al guadagno personale pensa al bene comune, proprio peraltro come da oltre quarant’anni fa Terra Nuova.