Un sabato sicuramente diverso dal solito, quello che hanno trascorso i partecipanti al dibattito “Lavorare per consumare rende felici?” al Parco dell’Energia rinnovabile di Guardea (PER).
La mattinata, organizzata dal direttore del PER Alessandro Ronca, ha visto la presenza dello scrittore Bruno Contigiani, ex manager e ora fondatore dell’associazione “Arte del vivere con lentezza”, del divulgatore scientifico Franco Mistretta (Geo & Geo e Radio 24), dell’Assessore provinciale all’Ambiente Fabrizio Bellini, della responsabile Slow Food “Terre dell’Umbria meridionale” e antropologa Monica Petronio e del noto comico Dario Cassini, moderatore il giornalista Paolo Giovannelli.
L’argomento ha attirato numerosi partecipanti tra il pubblico che sono intervenuti spesso nella discussione su quale cambiamento è possibile per rallentare il ritmo quotidiano e sottrarsi al meccanismo del consumo a tutti i costi. L’uomo è oggi capace di vivere felicemente? Siamo in grado di gestire il pianeta senza distruggere le sue risorse? Un’esistenza “sostenibile” è possibile, con le conoscenze tecnologiche odierne?
Queste sono alcune delle domande cui si è cercato di rispondere, da un punto di vista scientifico (l’evento tra l’altro è stato organizzato nell’ambito del decennale de “I giorni delle Rinnovabili – Impianti aperti ai cittadini” di ISES Italia), culturale e politico, nella convinzione che la tensione al miglioramento delle proprie condizioni di vita sia una costante di ogni cultura, mentre la produzione sfrenata di merci sia una aratteristica solo dell’occidente, che riduce l’uomo a “consumatore seriale”. Molto interessante la testimonianza dello scrittore Bruno Contigiani, strappato da un incidente estivo ad una carriera ormai consolidata da manager di grandi aziende quali Ibm e Telecom, e oggi convinto sostenitore che rallentare è possibile e anzi auspicabile per tutti. “Il tempo è la nostra vera ricchezza – ha affermato – e prima ce ne accorgiamo, prima smetteremo di sprecarlo in attività inutili”. Del resto la contingente crisi economica ci porta naturalmente a rimetterci in discussione, “ad imparare nuovi stili di vita – ha confermato la responsabile Slow Food Monica Petronio – ripartendo dall’agricoltura stenibile e dal modo in cui facciamo la spesa”.
Dario Cassini ha accennato alcune delle sue battute riguardo alle donne, dichiarandosi però convinto assertore del risparmio energetico e concludendo la mattinata con lo slogan “per tutti noi SOLARE non è un certo un VERBO”.
A conclusione del convegno la visita guidata al Parco, dove è allestita la CASA a ENERGIA ZERO, simulazione di un’abitazione completamente autosufficiente dal punto di vista dell’approvvigionamento idrico, termico ed elettrico e dove si svolgono costantemente appuntamenti.