di Alessandro Ronca
Se quando eravamo studenti (quindi per me un sacco di tempo fa), la scuola e il “sistema” si fossero preoccupati di far emergere i nostri talenti insegnandoci a trasformare eventi inattesi in opportunità, molto cose oggi sarebbero profondamente diverse. Invece si sono impegnati a farci sentire mattoncini insignificanti di questa società.
Una cosa che oggi abbiamo sotto gli occhi è l’emergenza legata al coronavirus. Vi chiederete: che c’entra il coronavirus con la scuola? Ebbene, qualsiasi cambiamento viene vissuto quasi sempre con timore e riluttanza perché, come hanno dimostrato le neuroscienze, il 95% delle nostre scelte e di ciò che facciamo è frutto di una programmazione che il nostro cervello, per ridurre al minimo l’energia impiegata, attiva attraverso attraverso automatismi che risiedono nella nostra rete neurale. Solo il 5% delle cose che facciamo deriva da scelte dettate dalla coscienza. Il mio appello quindi, che rivolgo a tutti con un incoraggiamento, è di usare questo 5% per trasformare l’attuale emergenza coronavirus in un’opportunità di cambiamento.
Al momento l’unica arma che pensiamo di possedere per contrastare questa situazione è l’isolamento, che può rallentare la diffusione del virus evitando quindi di mandare al collasso il sistema sanitario nazionale. Ma possiamo anche aumentare le nostre difese immunitarie ed è su questo che vorrei portare la vostra attenzione, sollecitando un potenziale cambiamento di rotta. Potremmo passare dall’essere “mattoncini del sistema”, quindi perfetti finanziatori-azionisti-clienti del sistema farmaceutico, a “medici” di noi stessi. Non fraintendetemi, non intendo sostenere che la medicina moderna sia sbagliata, anzi. Ha fatto incredibili progressi negli ultimi decenni, spesso è un salva-vita e per questo motivo tutti vi ricorriamo e siamo grati di poterla continuare a usare.
Eppure anche la medicina moderna presenta alcune involontarie e dannose conseguenze. La usiamo troppo, ne siamo dipendenti e questo può essere rischioso e rovinarci. Abbiamo perso la fiducia nella migliore farmacia del mondo, quella che è dentro di noi, dimenticando (o forse negli ultimi 50 anni non ce l’hanno più spiegato) quanto i nostri corpi abbiano eccezionali capacità di guarigione anche senza medicine esterne e quanto alcune “antiche pratiche” possano potenziare il nostro sistema immunitario.
Il nostro corpo è capace di produrre la propria morfina, gli ormoni della crescita, la medicina del piacere (la dopamina), tutto senza spendere un euro e nella perfetta quantità solo laddove e quando serve!! Dispone inoltre di un tipo di cellule chiamate scientificamente “natural killer” che possono combattere virus e tumori. Vi chiederete: ma come faccio a esserne sicuro? Studi sistemici scientifici, poco noti, ma svolti in moltissime parti del mondo e su migliaia di pazienti, hanno accertato che per molte patologie l’uso dei placebo ha la stessa efficacia dei farmaci convenzionali; ma pochi hanno interesse che questo si sappia. Personalmente, studiando in maniera approfondita questo aspetto, tali informazioni mi hanno profondamente stupito e indignato, attivando in me il desiderio di saperne di più.
Ho deciso quindi di spostare la mia ricerca, lo studio e sperimentazione sulla “tecnologia interna al nostro corpo”, accantonando magari temporaneamente tutto ciò che mi aveva impegnato in questi ultimi 18 anni e ciò la “tecnologia esterna” a noi: le energie rinnovabili, la bioedilizia, il risparmio energetico, tutte cose di cui mi occupo per lavoro e che, seppur ecologiche e giuste per il pianeta, rappresentano però uno “strumento esterno” rispetto al patrimonio di risorse che abbiamo dentro di noi, spesso senza saperlo. Infatti, occorre diventarne consapevoli.
Ad attivare in me questa stimolante rivoluzione è stato un colpo di fortuna o forse, per chi è affine a questo approccio, la legge di attrazione. Sono infatti “inciampato” nella lettura di un libro che parla della vita e delle imprese di uno stravagante olandese, Wim Hof, più noto con lo pseudonimo di ICEMAN, uomo di ghiaccio. Il libro è La forza nel freddo e leggendolo ho trovato l’ispirazione per intraprendere un percorso conoscitivo e formativo che mi ha portato a diventare uno dei pochissimi istruttori italiani certificati del Metodo WIM HOF .
Ogni giorno milioni di germi, virus, tossine e parassiti entrano nel nostro corpo. Quando respirate entrano dal naso, nella bocca, nella gola e nei polmoni. E quando vi graffiate, entrano nel flusso sanguigno. Se non ci fosse il sistema immunitario, in un paio di settimane, alcuni di questi invasori, vi spolperebbero fino all’osso. Il sistema immunitario affronta quotidianamente, silenziosamente e senza sforzo questi milioni di invasori senza che voi nemmeno ve ne accorgiate. Il metodo Wim Hof non fa altro che mantenere il vostro sistema immunitario alla massima efficienza! Attraverso alcune tecniche di respirazione, concentrazione e graduale esposizione al freddo, unite a una pratica regolare nel tempo, riattiva al massimo le ancestrali qualità dell’organismo, contrastando gli effetti negativi della modernità che ci porta a vivere costantemente esposti a una “confortevole “ temperatura di 20°, che paradossalmente indebolisce le nostre difese immunitarie.
Vi invito a informarvi, studiare, agire e magari a venire a provare questo metodo al PeR, il Parco delle Energie Rinnovabili, dove tengo corsi e workshop sul Metodo Wim Hof. Una volta apprese le tecniche, non avrete bisogno di comprare più nulla, né abbonarvi a niente; dovrete solo impegnare qualche minuto al giorno a praticare i giusti esercizi.
Sono oltre 500 gli istruttori certificati nel mondo, che hanno diffuso il Metodo Wim Hof già a decine di migliaia di persone che, su base scientifica provata, stanno ottenendo risultati incredibili e cambiamenti permanenti nel loro umore, nella salute e nella resilienza a un mondo che è in profondo cambiamento a causa dell’uomo; ma che è anche l’unico mondo in cui possiamo vivere!