È stato battezzato “Energy Box” ed è lo “zaino energetico” che funge da vero e proprio kit d’emergenza per l’approvvigionamento elettrico in luoghi privi di allacci o per essere completamente autonomi.
È il nuovissimo sistema ideato e realizzato da Alessandro Ronca, fondatore del PeR, il Parco dell’Energia Rinnovabile, e dal suo staff; sistema che verrà presentata in anteprima con il prototipo perfettamente funzionante alla Conferenza Europea degli Ecovillaggi che si terrà dal 14 al 17 luglio negli spazi della Comune di Bagnaia, a Sovicille in provincia di Siena.
«La Energy Box nasce con la finalità di fornire, in caso di emergenza o in luoghi privi di approvvigionamento elettrico, energia in maniera totalmente autonoma – spiega Ronca -L’involucro utilizzato è di derivazione militare, impermeabile e pertanto in grado di resistere a forti sollecitazioni e di funzionare con qualsiasi condizione meteorologica. Inoltre consente di immagazzinare al suo interno un vero e proprio kit di emergenza sufficiente a fornire supporto per 6 persone per una durata di 72 ore. Questa durata viene considerata quella più delicata in caso di emergenza, prima che eventuali soccorsi possano intervenire».
Una soluzione, dunque, che potrebbe rivoluzionare il mondo dei viaggi, delle spedizioni, ma anche soddisfare le esigenze di gruppi e famiglie che vogliono garantirsi spostamenti in totale autonomia di consumi.
«Il modello realizzato consente l’erogazione immediata di energia elettrica, in quanto è provvisto di una batteria in grado di immagazzinare circa 700 watt di energia elettrica – prosegue Ronca – La sua ricarica può essere ottenuta in due modalità: attraverso l’alimentazione solare, con un modulo fotovoltaico pieghevole della potenza di 120 watt; attraverso l’alimentazione di rete a 220 volt con un alimentatore in dotazione della potenza di 100 watt».
La funzionalità energetica è poi erogabile in 3 modalità:
- 1) Direttamente con 2 prese di potenza a 12 volt tipo accendisigari con una capacità di 10A cadauna
- 2) Direttamente con 2 prese a 5 volt – USB – con modalità di ricarica rapida da 2,4 Ah
- 3) Direttamente a 220 volt attraverso un inverter sinusoidale puro da 1000 watt con potenza erogabile massima di circa 600/700 watt attraverso una multipresa con quattro prese a 220 volt bipasso.
Il particolare inverter utilizzato – aggiunge ancora Ronca – consente di alimentare qualsiasi apparecchiatura a 220 volt anche con motore a induzione, come pompe idrauliche, frigoriferi, illuminazione, elettroutensili, computer e via dicendo, purché di potenza inferiore ai 700 watt».
In dotazione il PeR fornisce anche due faretti stagni a LED con prolunga, alimentabili direttamente dalle prese accendisigari in dotazione.
L’autonomia di funzionamento, senza apporto fotovoltaico, di questi due faretti è di circa 35 ore.
«La batteria presente all’interno viene caricata attraverso un regolatore di carica MPPT che garantisce il miglior sfruttamento dell’energia solare anche in caso di nuvolosità o nebbia – conclude Ronca – Il tempo di ricarica, in condizioni di pieno sole, è di circa 8 ore, se completamente scarico. Stesso tempo viene richiesto per la ricarica effettuata dalla rete a 220 volt. È stato inserito anche il caricatore di rete così da consentire di lasciare costantemente collegata e quindi sotto carica, l’apparecchiatura ed essere sempre pronta in caso di emergenza. È possibile raddoppiare l’autonomia del sistema aggiungendo una batteria supplementare predisposta, ma in quel caso, la ricarica, necessiterà del doppio del tempo e verrà ridotto notevolmente lo spazio necessario a stivare i materiali».
Per vederlo in funzione, per ricevere consulenza e imparare a costruirselo da soli al PeR o per acquistarlo già realizzato ecco i contatti:
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